Biografia di Emilio Cetti

L’arte: traghettatrice dello spirito,

lo spirito sinonimo di forza vitale distinta dalla materia e che tuttavia interagisce con essa,

 l’obiettivo di Emilio.

Nasce agli inizi degli anni Cinquanta, in quel periodo che sarà ricordato come il “miracolo economico italiano”, in maggio, un mese che porta con sé una delicatezza unica, un’aria di rinascita e di rigogliosa bellezza. Forse tutte indicazioni dell’arrivo di una persona, unica nel suo genere, un conoscitore dello spirito che ognuno ha in sé.

Cresce nella provincia bresciana di Villa Carcina, a quindici anni, durante le scuole superiori, che frequenta nell’Istituto per geometri Tartaglia di Brescia, si innesca in lui la passione per l’arte. È un giovane curioso, estroverso, pieno di ideali, critico nei confronti dell’ambiente sociale, che si viene delineando in quegli anni di forte crescita economica e tecnologica, spettatore di scelte non sempre condivise, consapevole dei suoi doveri.

Emilio Cetti ritratto

Ritratto di Emilio Cetti, della nipote Sabrina

Vive con la famiglia: papà, mamma e tre sorelle, una quarta, Lucia, è vissuta con la nonna. Sono anni di vera rinascita per ognuno di loro: papà Mario, uomo di grande nobiltà d’animo e di cultura, dopo la carriera di attore drammatico nella compagnia di famiglia, cambia lavoro, entra in fabbrica, segno dei tempi, e anche necessità familiare; mamma Teresa, donna forte e dolce, molto bella, figura trainante di tutto il loro nucleo; le sorelle Giovellina e Romana e la sua gemella Milena, creature solari e presenti, soprattutto Giove, che avendo quindici anni più di lui, lo cresce come una seconda mamma.

Azienda TLM 1987 Emilio Cetti

Opera dei primi anni

Dopo aver conseguito il diploma di geometra, nel 1972, a soli ventuno anni, debutta con una mostra personale a Piacenza, già aveva acquisito singolare espressività, frutto di un intenso impegno.

Impegno anche sociale, come dimostra la sua opera, datata 1976, “Autodistruzione” dove un uomo sta per essere inghiottito da una voragine, mentre in mano stringe un ramo verde: una visione distopica sul futuro dell’ambiente in cui vive, ma con il senno di poi lungimirante. 

 

Seguono le manifestazioni collettive e quelle personali, che portano i suoi dipinti in Villa Glisenti a Villa Carcina, nell’Abbazia Olivetana a Rodengo Saiano, e a Cazzago San Martino.

Partecipa anche a ripetuti concorsi provinciali dove viene lodevolmente classificato.

Poi nel 1980, papà Mario se ne va per sempre, l’uomo che gli aveva dedicato ogni giorno della sua vita, seguendolo passo, dopo passo, cercando di leggere nei suoi pensieri, di capire ogni suo sentimento, facendogli sentire, senza parlare, la sua spiritualità, il suo amore sempre vicini. Emilio, pur continuando a dipingere, sceglie di abbandonare le sale di esposizione. Scelta dettata anche dalla discordanza con l’aspetto commerciale che tali eventi hanno assunto.

Azienda TLM 1987 Emilio Cetti

Il “ragazzo del Sessantotto” durante la manifestazione

Autodidatta, inizialmente di ispirazione espressionista, una corrente artistica che rappresenta una sorta di moto di ribellione dello spirito contro la materia, e come i sostenitori di essa, anche Emilio vuole interrogare l’anima per trovare le risposte, o forse altro.

Per questo il pittore diventa anche poeta e compone una serie di versi, imprimendo con la penna il suo stile limpido, ma pure nebbioso, luminoso, ma anche ombreggiato, ricostruendo attraverso le parole le emozioni della sua anima, ora felice, ora pensierosa.

Ne scaturisce, nel 2009, un libretto intitolato: “Sulla via…Poesie Pensieri Riflessioni”.

Il licenziamento dalla TLM avviene nel 1987, un episodio spiacevole nella sua esistenza, per il quale partecipa a dimostrazioni popolari nel tentativo di far desistere la direzione dell’azienda da una tale drastica scelta.

Decide così di avviare un’attività in proprio e si ispira alle tele di Van Gogh.

Nello stesso anno apre un laboratorio d’Arte, denominato:

“CORNICI

BOTTEGA D’ARTE VINCENT”

Targhetta bottega d'arte Vincent

Nel corso degli anni la sua pittura ha subito un percorso che va dall’espressionismo, a tratti simbolista e astratto, per poi evolvere la sua visione in maniera autonoma, acquisendo uno stile che rende i suoi dipinti subito riconoscibili.

Pur privilegiando il motivo naturalistico, Emilio opera nello studio recuperando il dato figurativo mediante la rielaborazione di immagini fotografiche, ravvivate dalla sua accesa sensibilità. Dal bozzetto tracciato direttamente sulla tela, egli risale al motivo prescelto con pennellata rapida, nel tempo fatta sempre più sfrangiata, insistita e ricreante un equilibrio formale elevato a poesia.

Le sue opere sono impreziosite dal forte contrasto tra luce e ombra, che crea come dice la sua poesia, un motivo di attenzione maggiore, di riflessione interiore, bramosa di un’esperienza unica, labirintica fino ad approdare alla pace interiore.

L’ombra sorregge la luce
e la luce si appoggia sull’ombra

Emilio Cetti

Targhetta bottega d'arte Vincent

L’ombra sorregge la luce
e la luce si appoggia sull’ombra

Emilio Cetti

Quadro Emilio Cetti (26)
  • il periodo della neve: tristezza, perdita delle persone care;
Quadro Emilio Cetti (19)

La sua lunga esperienza nel mondo dell’arte si può suddividere in fasi:

 

  • il periodo dei verdi: maturità, nuova serenità, introspezione agli albori;
Quadro Emilio Cetti (24)
  • Il periodo “del bianco e del nero”: oltre i colori: dietro a questi stupendi “scatti fotografici” della matita di Emilio si cela un universo di colori da scoprire, un mondo da reinventare, dove ogni forma ha una tinta, dove la forma è il nostro mondo.”
Quadro Emilio Cetti (19)

La sua lunga esperienza nel mondo dell’arte si può suddividere in fasi:

 

  • il periodo dei verdi: maturità, nuova serenità, introspezione agli albori;
Quadro Emilio Cetti (26)
  • il periodo della neve: tristezza, perdita delle persone care;
Quadro Emilio Cetti (24)
  • Il periodo “del bianco e del nero”: oltre i colori: dietro a questi stupendi “scatti fotografici” della matita di Emilio si cela un universo di colori da scoprire, un mondo da reinventare, dove ogni forma ha una tinta, dove la forma è il nostro mondo.”

Ciò che Emilio afferma si riassume in questa sua poesia dal titolo:

Il segno

Più ricerchi la forma, più si dissolve.
Più non la ricerchi più si fa nitida.

Emilio Cetti

Dicono di me

{

“DOVE SI CELANO I COLORI

Come nel Teatro, nulla è come sembra!
Così dietro a questi stupendi “scatti fotografici” della matita di Emilio Cetti
si cela un universo di colori
da scoprire
un mondo da reinventare
dove ogni forma ha una tinta
dove la forma è il nostro mondo.”

Sabrina Faustinoni
Artista

{

“Luce che dà forma e colore alle cose ma anche e soprattutto energia, carica all’uomo, una divina luce di Dio, l’eterno a cui la natura tende, che permette all’uomo di guardare al futuro con ottimismo.”

Raffaella Fracassi
Dottoressa

{

“La sua espressione pittorica si traduce soprattutto nei paesaggi, con pennellate regolari e pulite di un’infinità di tonalità di verde-blu intenso, di rami e foglie controluce o il giallo brillante di prati illuminati dal sole. Le albe e i tramonti sulle torbiere sono ricche di poesia e di aspettative;
non disdegna il ritratto e la copia d’autore.”

Ida Vettori
Professoressa